venerdì 17 gennaio 2014

I disabili hanno diritto all'aiuto di tutti.


Oggi scrivo poche righe, a mio avviso essenziali, per rivolgermi alla parte umana delle persone. Se ancora esiste, ovviamente. Questa mattina mi sono svegliata con un pensiero fisso, pensiero che mi ronza in testa da qualche mese, in effetti. Io sono fortunata. Noi tutti, che navighiamo su internet, che abbiamo una nostra vita, una nostra quotidianità, siamo persone altamente fortunate. Durante la nostra formazione, ai tempi in cui la nostra identità era solo un timido abbozzo nelle menti dei nostri genitori, i nostri cromosomi e ogni parte infinitesimale del corpo si è collocata nel posto giusto, al momento giusto e nella quantità studiata dalla natura al fine di costruire la perfetta macchina che guidiamo inconsapevoli ogni giorno. Per moltissimi individui, però, la sorte non è stata magnanima alla stessa maniera. Nonostante si abbia la voglia di parlare di questo argomento, nonostante ci siano associazioni volte all'aiuto sociale e morale di questa categoria di persone, molto poco è stato fatto e continua a essere fatto. Al telegiornale si sente raramente parlare o sponsorizzare le varie associazioni o gruppi di genitori che, uniti dall'amore per i propri figli o, semplicemente, i propri simili, combattono ogni giorno affinché la vita delle persone con handicap non sia più un ostacolo insormontabile. Quante sono le associazioni che, durante questo periodo di crisi, hanno abbandonato la speranza di riuscire a combinare qualcosa con i caproni del nostro paese? Tantissime. Ma non se ne parla. Sarà che sono particolarmente sensibile all'argomento, anche se mia sorella ha noi della famiglia a sostenerla. Questa mattina, di conseguenza, ho deciso di tentare in ogni maniera di sostenere, nel mio piccolo, qualsiasi associazione che voglia la mia collaborazione per aiutarli nell'andare avanti. Quindi ho inviato varie mail, nella speranza che qualcuna risponda, mettendo a disposizione il mio libro. Magari non concluderò nulla, ma saprò perfettamente di aver provato a essere utile. Che esiste a fare l'uomo se non si cura del prossimo? E non c'entra nulla la religione. C'entra solo l'amore verso la vita. In fondo, la sorte che è toccata ad altri poteva capitare a me o a tanti di voi, persone “normali”. È stata questione di culo. Ma la fortuna si crea e non esiste handicap che non possa essere alleviato anche nei suoi aspetti più gravosi. Perché le persone rimangono persone, nonostante i loro difetti fisici e mentali.


A te, ciccia mia:

Da quando sei con me

Non credo esista
nel mondo corrente
una gioia più grande
di quella che ho nel vedere
il volto tuo illuminato
da un sorriso di pura gaiezza.


Tutto ciò che ti riguarda
tutto ciò che ti attornia
illumina anche il dubbio
più tenebroso
posseduto nella mente
di chi non poteva conoscerti


Sei entrata nella mia vita
silenziosa, discreta, immensa
Hai sconvolto la certezza
distrutto il normale corso
di una vita arida
che sarebbe rimasta tale



Cullare il tuo corpo
cantare melodie distanti
vedere il sonno coglierti
e la serenità dell'amore
avvolgere i tuoi sensi
rimane l'insegnamento che
mai nessuno sarà in grado di eguagliare


Grazie a te, ora
posso dirmi sicura
di saper donare, di saper provare
un sentimento di amore eterno
a un respiro che sarà vita
a un battito che sarà cuore



Ti stringo la mano
e non la lascio
guardo i tuoi occhi
e non li allontano
Colgo il tuo amore
e con esso mi sazio


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