sabato 18 ottobre 2014

(Es)senza di te di Corinne Savarese (You Feel Rizzoli)


(Es)senza di te (Youfeel)

Adam-Cretino ha deciso che Donna sarà la sua musa, la sua guardiana, la sua domatrice... Vuole fare il servo di quella quarantenne cadente che lo tratta da toy boy? Bene. Anzi, benissimo! A Juliette non importa un fico secco della vita del suo ex, non importa davvero nulla. Assolutamente. È proprio per questo che accetta il trasferimento in un'altra città, in un altro continente... La Francia e la lavanda. Lei adora la lavanda! Adora Grasse, la lingua francese, annessi e connessi. La sua decisione non c'entra nulla con Adam-Cretino che fa sesso come Furio con Magda. No, no. Juliette è una scienziata, diamine! È una stimatissima dottoressa che con la sua tesi sui feromoni è pronta a lanciarsi nella mischia, ad abbandonare le sue guardie del corpo, a cambiare per sempre la sua vita e quella degli altri. Si!
“Da oggi sarà lei a dirigere il progetto del profumo perfetto!”si sente apostrofare alla sua prima riunione importante, infatti. Nonostante lo sgomento iniziale, la scienziata che è in lei gongola, pensando alle possibili combinazioni di essenze in grado di catturare e imbottigliare l'amore della vita. “Ogni sera andrà nell'enoteca e abborderà uomini, valutando l'effetto dei vari feromoni sulla psiche maschile.” Cosa, cosa, cosa? Non può essere, no... E invece si!
E fu così che Juliette si ritrovò Marilyn de noantri, passo bradipale e sguardo ammaliatore, pronta a furoreggiare in quel di Grasse... Lucille permettendo!
Torna Corinne Savarese, ma questa volta torna con You Feel, non più self. Rizzoli, ragazzi, mica bruscolini! Partita in maniera spumeggiante con il suo “Cara cognata ti odio”, Corinne ha fatto il salto ed è approdata sui nostri kindle con una bella R accanto al suo nome. Non è da tutti e diciamocelo: se l'è meritata tutta! Frizzante, irriverente, ci ha abituati a sorridere, ghignare e poi ridere di gusto, fino alle lacrime. (Es) senza di te non delude le aspettative e, anzi, regala quel tocco di romance in più che non guasta. Specialmente se dall'altra parte della barricata, questa volta, c'è Miguel. Un uomo assolutamente divino, dal torace scolpito, latino e passionale, dal passato un po' triste che fa ancora più figo. D'altronde a noi donne dateci un uomo in grado di comprendere le brutture della vita e allestiremo una statua votiva in suo onore! Juliette, come ogni protagonista della Savarese del resto, ne passa di tutti i colori, preda della psicopatica arrivista di turno che risponde al nome di Lucille. Questa volta, però, non c'è il tema del perdono a far da cardine a una storia ben narrata a tratti esilarante. Questa volta la stronza ha quello che si merita e viene fatta passare proprio per quella che è: sia lodato il Signore! Cominciavamo a temere che Corinne non fosse di questo pianeta, per la troppa bontà, e invece dimostra di essere proprio come ognuna di noi! Punto fondamentale, invece, in questo romanzo è l'importanza della propria indipendenza e del proprio successo prima di ogni altra cosa. Per società, costume e maschilismo diffuso un po' ovunque, la donna è abituata a tralasciare il proprio successo e la propria carriera se preda di un'amore che consuma e dilania. Corinne dice no ed è la cosa più sensata che abbia letto negli ultimi anni nei romance di questo genere. E diamine, lo vogliamo dire che senza la propria personalità una donna non è nulla? Pur soffrendo, pur vivendo momenti di sconforto se non comprese dalla controparte, noi donne sappiamo che la perseveranza ripaga e Juliette vive tutto questo sulla sua pelle. Perché se è vero che è importante l'amore, è vitale rimanere se stessi in un rapporto. Annullare le proprie aspirazioni in funzione del volere altrui non è mai una buona idea. E la vita ripaga... Magari lentamente, ma ripaga! Altro punto fondamentale del romanzo è il tema della meritocrazia, molto spesso appannata da una spessa coltre di furbizia, cattiveria e scaltrezza ai danni di chi, invece, si impegna nel raggiungimento dei propri obiettivi con il sudore della fronte. La denuncia della Savarese è forte e chiara: puoi soffiarmi il posto quanto vuoi, ma alla lunga chi vincerà sono io. E non ha forse ragione da vendere? Quanto le scorrettezze possono fare strada? Quanto, invece, l'onestà di pensiero viene premiata? Ci vuole pazienza, rischiando anche tutto pur di credere in forti valori.
Ma questo romanzo, al di là di tutte queste considerazioni, è o non è un chick lit? Certamente si! Le gag esilaranti, le figuracce di Juliette e le sue risposte ad hoc fanno di (Es)senza di te un'opera piacevole, divertente e per nulla stucchevole. I dialoghi sono spontanei, i sentimenti espressi con semplicità e con un vocabolario ricco di espressioni colloquiali in grado di farci vivere con più naturalezza l'intera storia.

Insomma... Che diavolo state aspettando? Ancora non lo avete letto e commentato il nuovo romanzo di Corinne Savarese?!

1 commento:

  1. Grazie Federica per questa splendida recensione di (Es)Senza di te, così curata, dettagliata e profonda. Ormai sei un must per ogni mia uscita e ti aspetto con ansia.

    Un carissimo saluto a te e a chi mi leggerà.

    Corinne

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