giovedì 11 dicembre 2014

Prime Catastrofiche Impressioni di Cinzia Giorgio (You Feel)


Prime catastrofiche impressioni (Youfeel)
Dio, di nuovo! Isabella li vede ovunque, in ogni dove e in ogni situazione, anche la più incresciosa. Al bagno, a letto col ragazzo, davanti a una coppa di gelato o nel bel mezzo di una discussione. Elizabeth, Mr Darcy e companatico fanno capolino nei momenti più impensati, dispensando consigli su questo o quello, senza farsi il minimo scrupolo. Eppure dovrebbero saperlo che bisognerebbe chiedere il permesso prima di interrompere questo o quel discorso. Cavoli, ma sono visioni! Possibile che siano così... invasive? Che Isabella sia davvero pazza? Si parla di sindrome di Stoccolma, ma qui la faccenda è seria. Specialmente perché il suo incontro fortuito con Mr Darren somiglia in maniera raccapricciante a quello tra Liz e Darcy nel famoso libro della Austen. E se non fosse poi così un male? Il loro rapporto, di incontri e scontri, sembra mettere per la prima volta d'accordo tutti i personaggi austeniani in un convivio di “Dài, dài, che stavolta è quello giusto”. Giusto? Può Fabio Darren essere l'uomo del futuro? Isabella è titubante, specialmente dopo aver origliato i commenti al vetriolo di quella vipera di Carolina. Sospetta che la vamp abbia un flirt con il bel tenebroso... E se così non fosse?

Cinzia Giorgio confeziona il primo di quello che ha promesso essere una serie ispirata alla scrittrice romance per eccellenza. Jane Austen è una certezza, perché i temi affrontati nei suoi capolavori sono sempre attuali, perfettamente azzeccati in ogni tempo e luogo. E lo sa bene la Giorgio che ci costruisce attorno un romanzo intero, riuscendo alla perfezione a rendere omaggio e a divertire, nel contempo. Non ci si annoia mai, sorvolando pagine e pagine di fine e delicata ironia, pur con qualche inflessione verso il dramma che non danneggia, ma che anzi esalta una scrittura davvero godibile. Isabella è una novella Elizabeth Bennet, ma è anche umana e mortale come tantissime donne, forse anche troppo buone. L'orgoglio, il pregiudizio, sono temi che ricorrono tra le pagine di Prime Catastrofiche Impressioni, ma che permeano nella vita quotidiana di ciascuno, rendendo di fatto il lavoro della Giorgio un delizioso cammeo da leggere, studiare, approfondire per trarre conclusioni non affrettate, ma ragionate. Fa sorridere il rapporto tra sorelle, perché realistico in maniera disarmante. Chiunque non sia figlio unico sa che le diatribe tra fratelli sfociano, il più delle volte, in parole forti che neanche si penserebbe mai di utilizzare, ma che sono dette superficialmente, sfiorando un affetto puro e sincero che è alla base: e guai a scalfirlo in qualche modo, dall'esterno, pena l'annientamento in tronco dell'aggressore. Perfettamente resa la visione snob della ricchezza, perché da qualche parte il pregiudizio che noi comuni mortali abbiamo dei benestanti da qualche parte dovrà pure prendere origine, e Carolina incarna perfettamente la stronza da strangolare per tracotanza e alterigia. Il bel tenebroso, che sulle prime battute è un cafone senza eguali, si rivela essere dolce e affettuoso, bello e quasi impossibile anche solo da sognare, dando forma concreta al messaggio di fondo che recita: le prima impressioni non sempre sono quelle che contano. Siamo stati educati a pensare il contrario, ma una seconda occhiata non fa mai male e la Giorgio lo dice a chiare lettere. Frizzante, per nulla banale, alla stregua di una favola moderna della quale si ha davvero bisogno, Prime Catastrofiche Impressioni da prova di essere un romanzo di tutto rispetto, che distende e fa sognare. E permettetemi... Queste sono le opere che farei leggere alle donne che, dall'alto del loro snobismo, tendono a classificare i romanzi rosa come di serie B. La Giorgio è da poco uscita in libreria con un saggio, mica bazzecole, e fornisce con la sua cultura la prova che bisogna andare a fondo, cercare i messaggi subliminali, scansare i pregiudizi e rendersi conto che a dispetto di tutto, l'essere umano ha bisogno di sognare, di vivere bene e di sorridere senza essere tacciato di superficialità, perché probabilmente superficiale non lo è proprio. E sono contenta di sapere che la sindrome di Ally Mc Beal non appartiene solo a me!http://www.amazon.it/catastrofiche-impressioni-Youfeel-Cinzia-Giorgio-ebook/dp/B00LX6P12M/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1418299714&sr=1-1&keywords=prime+catastrofiche+impressioni

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