venerdì 25 luglio 2014

Prima dell'alba di Luce Loi


Prima dell'alba (Senza sfumature)

Gli uomini sanno essere davvero meschini. Ti lasciano e cercano anche di farti credere che la colpa sia la tua. Francesco è così. Ha lasciato Viola, infatuato della nuova fiammante ragazza apparsa nel suo universo, asserendo quanto lei, in ogni caso, non fosse stata una grande amante negli anni della loro unione. Con la sua taglia 46 non ci vuole poi tanto, sommando questi presupposti, a fare in modo che la ragazza in questione non creda più di essere piacente o sexy. Inoltre ha mille pensieri per la testa, uno fra tutti quello di finire l'università. Per fare ciò è costretta in quel bar dove vede la vita degli altri scorrere, assieme ai loro amori e storie di vita. Ed è proprio mentre serve al bar che incontra la coppia che le modificherà il modo di vedere la vita. Mediante una notte sola. La coppia è formata da Blandine e Roberto, ma Viola non ha occhi che per l'uomo, pur tenendosi a distanza. È fidanzato, è stupendo e lei non è proprio la Venere del Botticelli. Eppure il brivido intercorso nel momento in cui i loro occhi si incrociano fa vacillare qualsiasi certezza, creando un accelerazione del cuore di Viola come se non avesse mai provato amore per nessuno.
Torna Luce Loi per la collana Senza Sfumature e lo fa con una storia di tutto rispetto. Un vero e proprio viaggio onirico, il suo, dove la donna ingenua cede immediatamente alla lusinga del corteggiamento rude. Nessuno, nella vita reale e di questi tempi, accetterebbe mai un invito in una camera d'albergo da un uomo appena conosciuto. Nella vita reale. Ma nei sogni è tutto diverso. Nei nostri sogni il principe azzurro si materializza proprio in questo modo e a cosa serve scrivere se non per idealizzare pensieri nati per caso nella mente? Specialmente nel mondo erotico l'immaginazione è tutto e Luce Loi prova che i voli pindarici di una mente fervida possono creare scenari probabili nonostante nessuno abbia il coraggio, poi, di attuarli nella realtà. Durante il sogno a occhi aperti della Loi la lettrice si immedesima perfettamente con la protagonista, che non è la solita bellissima ragazza dal fisico asciutto e capelli fluenti. Viola è una ragazza normale, dal fisico nella media con una tranquillissima taglia 46 che le consente di essere bella nella sua semplicità. La titubanza a ricevere le attenzioni da un uomo che reputa magnifico è la stessa che prova qualunque donna immersa nelle proprie insicurezze naturali. L'essere femminile, salvo rari casi, nasce e cresce con determinati complessi inesistenti che, però, la fanno dubitare di sé stessa e del suo modo di vivere e amare. Complici le bocche larghe di alcuni uomini incapaci di guardare al proprio orto anziché rovistare nell'altrui, queste donne solitamente perdono fiducia in sé stesse, nelle proprie qualità e nella loro carica seduttiva. Avviene, però, alcune volte che un anima dal cuore puro, indifferente all'apparenza ma attenta alla sostanza e ai particolari che rendono davvero bello un essere affine, riesca a far emergere di quelle donne l'aspetto più significativo e importante, rivelando loro e agli altri la bellezza di cui invece sono padrone. Ed è proprio questo il processo che si attua durante l'incontro tra Viola e Roberto. Assieme alla ricerca del piacere lungo una notte intera, in lussi che neanche ha mai immaginato esistessero, la ragazza vive un sogno atto a rivelarle quanto di sé non è stata in grado di carpire fino a quel momento. In questo modo la bellezza non solo estetica emerge naturalmente senza forzature, accrescendo una sicurezza scemata e quasi perduta.

Il linguaggio della Loi è diritto, lineare, privo di artefici inutili. I dialoghi, pochi ma ben strutturati, rendono il racconto estremamente godibile e le scene erotiche hanno un impatto potente nella mente, capaci di mostrare e nel contempo emozionare, come un erotico dovrebbe sempre fare. Consigliata la lettura, Prima dell'alba non può mancare nella vostra collezione di ebook!

sabato 19 luglio 2014

Sognando una stella di Ellah K. Drake


Sognando una stella...

La maledizione degli occhi azzurri. Sembra il titolo di un cartone animato demenziale eppure è ciò che perseguita Angelica. Che ci si creda oppure no, chiunque abbia gli occhi azzurri è destinato a far soffrire o ad abbandonare la ragazza, anche, forse, senza volerlo. Destinato... Diciamo che Angelica ha talmente timore di questa sorta di maledizione che allontana senza colpo ferire chiunque abbia questo particolare colore impresso nelle iridi. Chiunque tranne James.
James, l'amico.
James, l'attore.
James, il fico assurdo che abita con lei e che, assolutamente, non è l'uomo che le fa battere il cuore come se avesse un leone ruggente in gabbia. Angelica non ama James.
Per nulla.
James è troppo bello, troppo famoso, troppo scozzese, troppo... Troppo tutto, insomma, e una sfigata come lei non deve neanche lontanamente sognarsi di amare un tipo come lui. Nonostante le attenzioni che James le presta, l'appartamento fichissimo in cui abitano e che lui, fortemente, ha voluto che lei arredasse; nonostante, poi, il bacio.
Eh si, il bacio...
Dio, che bacio! Uno di quelli che ti rimescolano tutta, che ti colpiscono al cuore, che non ti lasciano stare con le mani ferme... E che valgono un bel cazzottone in faccia se non si è il ragazzo o l'ex-appena-lasciato Insomma, Angie non ama e non può amare James.
Ma questo James lo sa?

Arriva nei nostri e-reader il romanzo di Ellah K. Drake, pseudonimo di un'autrice dal passato letterario estremamente congruo, come si evince anche dalla sua biografia. Dallo stile estremamente godibile, di un gusto semplice ma non per questo da sottovalutare, Sognando una stella è IL chick lit. Divertente, spumeggiante, ironico quanto basta, questo romanzo cattura e chiede a gran voce di esser letto. Non sappiamo bene come accade, in questi casi, ma avviene che uno scrittore abbia la capacità insita di inserire un piccolo ingrediente segreto all'interno della storia narrata in grado di rendere la sua opera impossibile da abbandonare fino al termine della sua lettura. E quando ciò avviene, la cosa è chiara fin dalle prime pagine. Ellah sa di possedere le arti per compiere questo speciale incantesimo e ne fa uso, perfettamente cosciente di potersi permettere, quindi, una trilogia tenendo l'attenzione alta e non rischiando che qualche lettore si perda per strada. Come potrebbe accadere, d'altronde? Sognando una stella possiede tutto. La storia d'amore quasi impossibile, la protagonista divertente, irriverente, talmente bella nell'animo da esser vista stupenda anche al di fuori, nonostante ella stessa non si percepisca come tale. Numerosi gli omaggi che l'autrice fa verso i suoi idoli cinematografici, spassosi i nomi che sceglie per far comprendere chi essi siano nella realtà, come divertenti sono, molte volte, i dialoghi mai banali con i quali l'autrice riesce a intessere la trama di una storia per nulla scontata. Passando per particolari che profumano di “Il matrimonio del mio miglior amico” Ellah K. Drake conduce, come si trattasse di un vero e proprio film, la narrazione tenendo l'attenzione sempre alta. Non distogliendo gli occhi da particolari che si teme siano dimenticati, occupa spazi altrimenti vuoti e costruisce i suoi personaggi donando a ciascuno una propria identità non lasciando, quindi, mai nessuno a far da contorno alla pietanza principale. La storia d'amore è struggente, sospirata quanto piace, e i due punti di vista presenti nell'opera la esaltano conferendo a Sognando una stella anche l'originalità di mostrare quanto un uomo possa soffrire per amore. Il tema principale è la ricerca del proprio essere, nella propria individualità, fuggendo l'insicurezza propria dell'età adolescenziale, la qual cosa si evince anche dall'illibatezza della protagonista. Vi è poi il sogno, quello vero e che unisce tutti gli autori di romanzi, che è il diventare famosi, essendo conosciuti e venendo osannati per il proprio lavoro, ottenendo addirittura la trasposizione cinematografica della propria opera. Tutti gli scrittori, mentre idealizzano il proprio romanzo, immaginano i propri personaggi, le scene e i colori. Persino le musiche, talvolta, rientrano in tale viaggio onirico, rendendo il sogno quasi reale, quasi possibile. Ellah svela come e cosa accadrebbe se tutto ciò divenisse realtà. Ma non sono questi gli unici punti a favore dell'opera della Drake. Il rapporto familiare, le incomprensioni che possono influenzare un'intera vita, l'importanza del dialogo, il saper esternare i propri sentimenti nonostante la paura e il timore di non venir corrisposti sono solo alcuni. Il saper osare, poi, sfidando la sorte e mettendo in discussione tutto il proprio mondo al fine di tentare di ottenere la meta del desiderio è un punto fondamentale del romanzo, particolare sul quale si incentra tutta la storia. James è un aspirante attore, mentre Angelica è limitata in un limbo disseminato da insicurezze, sfortune che ella stessa ricerca, quasi, perché incapace di affrontare la propria vita di petto e quindi di comprendere, davvero, il suo posto nel mondo e nel cuore di chi ama. Un chick lit, insomma, ma anche un manuale ironico, quello della Ellah, capace di incoraggiare uno spirito ancora racchiuso nel proprio bozzolo in attesa di una spinta che lo renda crisalide. Il primo di una trilogia, di cui il secondo volume già è disponibile, Sognando una stella è un romanzo da leggere, condividere e diffondere.

lunedì 14 luglio 2014

Contrada di Anton Francesco Milicia



Il Fabbro. Un pazzo scatenato che con le sue frasette in latino lo sta facendo diventar matto. Vuole innalzarsi a qualcosa che non è, a qualcosa che si crede, ma che non riesce a raggiungere perché psicopatico. Ecco cosa pensa il maresciallo Pasquale mentre prende visione dell'ennesima vittima. Vittima, creatura, in qualsiasi si voglia chiamare quello scempio lasciato dal pazzoide di Locride. Che poi ha avuto il coraggio di telefonare durante la trasmissione di “Dove sei?” seminando il panico ovunque. Possibile che la sua terra natia abbia potuto partorire un personaggio simile? Convinto di essere nel giusto, di essere al di sopra delle parti e tronfio come il padreterno. Assurdo. Inoltre, a tutto, ci si aggiunge anche la voglia di mistero degli specialisti, neanche ci si trovasse nel mezzo di un thriller di Follet, dannazione! La realtà, lo sa bene il maresciallo, riesce a valicare i confini della fantasia in maniera talmente netta e insospettata da inquietare più di un romanzo di King.
Torna Anton Francesco Milicia, questa volta con il suo primo romanzo, di ampio respiro e dalle tinte forti, quasi accecanti. Se 5 morsi di morte aveva convinto, entusiasmando e lasciando una sorta di amaro in bocca per la brevità, Contrada sazia, disseta e rinnova nuovo languore di lettura. Un thriller in piena regola, l'opera dello scrittore calabrese, in terra del profondo sud il cui calore trasuda da ogni parola, ogni singoli punto o virgola. Partendo dal pensiero freddo, lucido e razionale dell'assassino, questa volta Anton Francesco getta il lettore in pasto alla pazzia, quella vera, quella che compie efferatezze scaltre e volute, senza ombre di rimorsi, eredità di un mondo proiettato a velocità inusitata verso il futuro e il progresso. Un futuro che inghiotte il passato senza pietà, che dimentica passioni perdute, amori infranti, morti devastanti e improvvise. Indagando il dolore, quello reale, capace di modificare l'ego di un individuo al punto di condurlo a un nuovo livello di consapevolezza, la pazzia appunto, Milicia intreccia le giornate di un maresciallo stressato, pur sempre ottimista, da un caso più grande di tanti altri passati. Come diamine si può pensare di ridurre un proprio simile a pasta modellabile per dar vita alle proprie frustrazioni e macabre fantasie? Eppure la mafia lo ha sempre fatto, per proprio tornaconto, nonostante lo faccia con il bene placido di uno stato silente, troppo spesso inerte davanti a tali nefandezze. Condannando duramente la 'ndrangheta e tutto ciò che ruota attorno ad essa, Milicia conduce per mano il lettore nelle strade della sua città, quasi facesse da cicerone in uno strano e devastante tour di crudeltà e sudore. Il sangue, che scorre quasi si trattasse di rivoli cristallini di acqua fluviale, delinea i contorni abbozzati di uno stile di vita sconosciuto ai più, più consono e familiare a chi in quelle terre ci vive ed è in grado, quindi, di descriverne gli effetti e le cause. Mediante dialoghi ben scritti, mai banali, colloquiali il tanto che basta a rendere i personaggi credibili e quasi conoscenti di vecchia data, l'autore esalta il suo amore per la propria terra, sì preda di cattiverie, come del resto ce ne sono ovunque, ma talmente bella da rimanere nel cuore anche di chi “osserva” il quadro di Milicia. Le pennellate, dai grumi di colore intensi che dona Anton Francesco alla tela che è il suo Contrada, riescono a far filtrare la luce degli eventi senza ombre, crescendo di profondità e spessore man mano che il suo thriller prende corpo e guadagna terreno nella mente del lettore. L'assassino, lucido, pazzo ma razionale, diviene quasi capro espiatorio di una società troppo concentrata nella fretta di vivere, dimentica della bellezza di un'amore vissuto, dell'intensità di un affetto paterno perduto troppo presto. Ma la denuncia di Milicia va oltre. La perdita di una cultura che sente il bisogno di mettere in evidenza tramite le frasi inquietanti dell'assassino, per l'autore, sembra un dettaglio da non trascurare e da portare alla luce tramite i segnali di pazzia, quasi se lo studioso moderno sia una sorta di psicolabile da temere e allontanare. E non è forse così, d'altronde? Tra i provini del grande fratello e i programmi insulsi trasmessi dalle reti televisive che tentano di annegare la psiche umana nelle quisquilie di poca importanza colpevoli, però, di porre in evidenza tutta l'ignoranza di cui la gioventù odierna sembra cibarsi, l'essere colto sconcerta e inquieta, contrariamente a ciò che dovrebbe essere.
Magistrali, anche se un poco dispersive a volte, le descrizioni accurate dei luoghi in cui si svolgono i fatti narrati, denotando ancora una volta il profondo legame che l'autore possiede con la sua terra, particolare che si riscontra molto spesso negli autori provenienti da piccoli paesi dove ancora si respira un senso di appartenenza estraneo ai nativi delle grandi città, inglobati in un'immensa giostra barocca di vizi inutili.
Preludio a Morsi di Morte, Contrada è la storia di una società ancor prima dell'assassino e della sua caccia; antitesi alla mostruosità narrata nel breve racconto edito su amazon, il romanzo di Milicia avvince, diverte ed entusiasma, quasi fosse, in fondo, l'autoritratto dell'autore stesso che, posso assicurare, è una gran persona ancor prima di essere un grande scrittore, per nulla improvvisato nonostante l'esordio.

Vivamente consigliato, Contrada delle Case Vecchie attende di emergere dal buio...     

venerdì 11 luglio 2014

Sensuali tentazioni sull'Orient Express

Sensuali Tentazioni: sull'Orient Express


In fondo un annuncio su internet che male potrebbe fare? E a chi, poi? Certo, chiedere i servigi di un gigolò non è da tutti, forse sembra anche immorale, ma in fin dei conti i soldi sono i suoi e, data la sua improvvisa ricchezza, ne ha tutti i diritti. Così si giustifica Anais agli occhi delle sue amiche e anche, un poco, ai suoi. Già perché, sotto sotto, lei è perfettamente cosciente dei suoi limiti emotivi. Dopo la sofferenza arrecata dal suo ultimo rapporto, non ha minimamente voglia di legarsi a qualcuno. Perché questo qualcuno potrebbe ingannarla, illuderla, deriderla e... derubarla. Cosa? Anche un gigolò potrebbe? No... No, lui mai. I soldi, la fama, la soddisfazione di irretire una giovane e insulsa donna come lei... Insulsa, si. Beh, se non lo fosse stata non le sarebbe mai capitato ciò che aveva subito per via di quel mascalzone di... No, un annuncio non può far male a nessuno, tanto meno alla sua defunta ispirazione. Una scrittrice di romanzi erotici costretta a ricercare la fantasia su un treno famoso come l'Orient Express... Possibile? Si. E Santiago le ha appena risposto. Dalle foto è un perfetto esemplare di uomo. Alto, latino, dallo sguardo decisamente conturbante e... gigolò professionista. Si, è deciso! Si parte alla volta di Vienna, su quel treno reso tanto famoso dalla più celeberrima scrittrice di gialli. L'Orient express attende... E Anais lo prenderà al volo, assieme, forse, anche all'amore.
Un inizio esplosivo per il nuovo romanzo della D'Amico, scrittrice ben nota tra le mie pagine e per nulla sazia, per fortuna, dei suoi sogni a occhi aperti. Parlo di sogni dal momento che ogni sua opera sembra il disegno dipinto dal dio dei desideri. Colmo di passione, aspettative, sensualità e amore, Sensuali tentazioni sull'Orient Express decreta il talento indiscusso di Fabiola D'Amico, semmai ce ne fossero stati dubbi in precedenza. Mai banale, sempre pronta a esternare le proprie emozioni tramite la parola scritta, l'autrice delinea, con il suo nuovo romanzo, una favola probabile dei giorni nostri, dove la donna prende in mano il timone del potere e decide, per una volta, laddove ha sempre avuto egemonia l'uomo. Si è sempre visto il genere maschile pagare per avere prestazioni di tipo sessuale o di compagnia, anche se il fatto comincia a diventare decisamente anacronistico in un mondo dove la donna è sempre più padrona di sé stessa. Anzi, proprio in un tempo dove la violenza sulle donne è sempre attuale, rimarcare il fatto che il gentil sesso ha gli stessi diritti della sua antitesi naturale è geniale. Santiago è il classico uomo stupendo, tipico dei romance e del quale non ci stancheremmo mai. Diciamocelo. L'uomo dei romance DEVE essere bellissimo ed esperto, altrimenti non lo ameremmo come invece facciamo sempre noi donne durante la lettura. Anais, invece, risponde perfettamente ai canoni della donna insicura, tradita in passato e desiderosa di scoprire quanto l'amore sia in grado di cambiare la vita, sorprendendo un'esistenza che sembra destinata all'ineluttabile tristezza della solitudine forzata. Il viaggio, intrapreso dai due sul celeberrimo treno, non è soltanto fisico, ma anche mentale. Entrambi i personaggi, infatti, compiono una sorta di salto nelle loro coscienze, acquisendo consapevolezza, man mano, dei loro caratteri, desideri, voglie e passioni. Sia Santiago che Anais maturano, di città in città, mediante l'amore, mediante il dialogo. Ciò che si evince dal romanzo, quindi, non è solo l'importanza indiscutibile che ha l'erotismo in una coppia ben affiatata, ma anche il dialogo capace di riempire i vuoti della solitudine. A tal proposito menzione dovuta è la scena del tango, indiscusso “combattimento” d'amore tra amanti uniti dalla passione e ardente voglia di stare l'uno nelle braccia dell'altro, non senza rinunciare al proprio modo di essere. Mantenere la propria personalità, quindi, non significa non sapere o volere amare perdutamente un altro individuo, bensì comprendere la maniera in cui la propria anima riesce ad adattarsi per allargare il cuore ed essere felici. L'amicizia è un'altra forte componente che rende molto più intimistico il lavoro della D'Amico di quanto si sia in grado di pensare in un primo momento. A una lettura attenta, infatti, si capisce quanto la vicinanza di persone affini riesca a far emergere il meglio di un carattere solo abbozzato o privo di quella fiducia necessaria a diventare padroni del proprio ego. A volte le amicizie, infatti, spingono e sostengono decisioni altrimenti quasi impossibili da prendere e attuare. La D'amico riesce a trasmettere innumerevoli emozioni, neanche volendo, con la sua semplicità nello scrivere. Semplicità che abbiamo apprezzato in passato e che continua a convincere nel presente. Decisamente consigliato per sognare, gustare e desiderare, Sensuali tentazioni sull'Orient Express coinvolge e trasporta. Ultima cosa, ma non meno importante, per i più golosi c'è anche un interessantissimo ricettario alla fine dell'ebook. Sia mai che qualcuno voglia provare le stesse sensazioni paradisiache saggiate dai protagonisti?

Sensuali tentazioni sull'Orient Express vi attende... Che aspettate a salire in carrozza?

giovedì 10 luglio 2014

Intervista! Intervista? Si, si... a Vittorio Xlater per... Arcani maggiori vietati ai minori

Arcani maggiori vietati ai minori. Sesso e tarocchi in 22 racconti d'autore

http://www.damster.it/index.php/prova/ebook/eroxe-dove-l-eros-si-fa-parola/item/arcani-maggiori-vietati-ai-minori



Cominciamo subito con il presentare l'opera che è la cosa più importante! Esce oggi Arcani Maggiori vietati ai minori - sesso e tarocchi in 22 racconti d'autore. Edito da Damster, l'antologia è una raccolta di racconti erotici ispirati agli arcani dei tarocchi. Di seguito gli autori, la sinossi e un breve stralcio, quindi... INTERVISTA!


Sinossi

Ventidue racconti senza veli e senza tempo. Alcuni tra i migliori autori della letteratura erotica nazionale hanno raccolto la sfida di "svelare gli arcani", rappresentando l'Eros che si nasconde dietro le più affascinanti e misteriose carte dei tarocchi.

PRESENTAZIONE

L’obiettivo iniziale era quello di pubblicare una raccolta di racconti erotici di “it.sesso.racconti”, il gruppo che, dagli esordi come newsgroup a Facebook, ha unito una schiera multiforme, fluida e mobile di amici, appassionati e autori di genere. Il rischio era quello di offrire la solita “ammucchiata” casuale di racconti erotici ripescati da cartelle che languono quasi dimenticate sugli hard disk.
E così, discutendone insieme, si è arrivati a un criterio differente. Scartata l’idea del tema comune che faceva così tanto scuola e gara, stravolgendo il senso del legame tra gli autori, si è approdati all’idea degli Arcani.
Un filo conduttore abbastanza flessibile, tale da lasciare ogni autore libero di essere se stesso, con il proprio stile, il proprio approccio, i propri contenuti, ma al tempo stesso così affascinante, misterioso, duttile a ogni lettura e abbastanza forte da lasciare un’impronta coerente e caratterizzante del risultato complessivo. Ventidue racconti, ognuno ispirato ad uno degli Arcani maggiori.
Ma non solo scrivere. Questa antologia è il frutto di una collaborazione che va ben oltre lo stilare un testo seguendo un tema: un lavoro di reciproci commenti, critiche, suggerimenti e incoraggiamenti che determina un valore ben più alto che la somma delle parti. La raccolta nel complesso è diventata, a tutti gli effetti, il risultato di un lavoro di gruppo tra amici. Riuniti intorno a un tavolo, lungo, ovale, nella penombra di una stanza illuminata da candele, a interpretare le carte girate e offerte loro dal Destino.
Il risultato finale è quello che state per gustare. Buona lettura.


INTERVISTA:



Oggi mi cimento in qualcosa di decisamente diverso dall'usuale, ma è doveroso. Il perché lo capirete strada facendo...
Esce in questi giorni un'antologia a carattere erotico dal titolo “Arcani maggiori vietati ai minori – Sesso e tarocchi in 22 racconti d'autore” edito da Damster. A tal proposito abbiamo qui con noi il curatore del progetto, colui che ha dato via al tutto, quello che bla bla bla. Insomma, c'è Vittorio Xlater, scrittore già noto tra queste pagine per le sue opere che alla sottoscritta son piaciute non poco. Ma dal momento che non si parla di lui, nell'intervista che segue, ma del progetto che coinvolge tanta gente, dimenticate la mia precedente affermazione, come stessimo in un tribunale.

Caro Xlat, cominciamo dalla domanda più importante... Dopo tutto questo lavoro estenuante, come stai? Da fonti attendibili sappiamo che non è stato semplice dar vita a questa antologia. Non chiedere chi sia la fonte attendibile, non è necessario sapere...

Sto benissimo, e sono felice che siamo arrivati alla meta finale. In fondo non è stato nemmeno così estenuante. Direi che nella sostanza lo spirito “di squadra” ha retto fino alla fine, e c'è stata la fattiva collaborazione di tutti in ogni momento.

Prima di sapere chi si è scornato con chi, dicci il significato del titolo e, non meno importante, come si è arrivati alla sua versione definitiva. Sappiamo che non è stata una scelta semplice, bensì spietata, non priva di colpi di scena e... è stato versato del sangue? Se si, quanto?

Quando Faber ha segnalato l'uscita di un'antologia di racconti (non erotici) basati sui tarocchi, come la nostra, era evidente che serviva un titolo “forte” per marcare la differenza. “Vietati ai minori” è un segnale inequivocabile sul contenuto erotico.


Dalla sinossi abbiamo capito, bene o male, come si sono venuti a creare i binomi autore/arcano, ma hai qualche aneddoto succoso da narrare? Sono stati tutti contenti dei sorteggi? Com'è andata quella sera? (la solita fonte attendibile... che vuoi farci... è una gola profondissima!)

Volevo organizzarmi per avere almeno un testimone e fare i sorteggi insieme. L'unica geograficamente percorribile era Fran ZA, ma non siamo riusciti a “incrociare” gli impegni. Per cui per non andare per le lunghe ho deciso di fare da solo. In pratica è come se avessi fatto un solitario con i Tarocchi. E io ai solitari non baro mai. A differenza di quanto si dice nella presentazione, gli autori non erano riuniti intorno a un tavolo, ma collegati via Facebook. Però è stato lo stesso molto divertente.


Ma tutto questo “ambaradan” a che pro è stato fatto? Perché avete deciso, tu e gli altri, di dar vita a questa antologia? E come si è svolta la sua stesura? Tranquilla? Vi siete aiutati? Vi siete consigliati? Dicci, dicci...

L'editore Damster stava seguendo con interesse il fermento che c'era nel gruppo Facebook “it.sesso.racconti” che raccoglie l'eredità del vecchio newsgroup dello stesso nome che sin dal '98 è stato il “caffè letterario” virtuale degli scrittori erotici italiani. Così mi ha suggerito un'antologia di it.sesso.racconti. Solo che non mi piaceva l'idea di fare la solita ammucchiata casuale di racconti. Volevo fare un'antologia con un filo conduttore, un trait d'union. E' venuta l'idea di ispirarci agli Arcani Maggiori dei tarocchi, è piaciuta, e ci siamo messi al lavoro.
L'aspetto più interessante è stato quello collaborativo. Nessuno si è limitato a pensare al proprio racconto: per tutti l'obiettivo era anche realizzare una buona opera nel complesso. Per questo è stato naturale per ognuno consigliare, correggere e supportare i colleghi quando condividevano le loro prime versioni. Come dicevo prima, c'è stato un vero lavoro di squadra.

Va bene, io non so cosa altro inventarmi, anche perché finirei per far vertere il discorso su una certa Giustizia, arcano numero 11... Insomma, sarei di parte, quindi: parla! A ruota libera, di tutto ciò che ti viene in mente.

Quello che ho in mente è che la vera avventura comincia adesso. Vediamo come risponde il pubblico dei lettori a questa proposta. Credo che la letteratura erotica sia un genere che si presta meglio al racconto che al romanzo, ma al tempo stesso per comporre una raccolta di racconti che possa farsi libro, pubblicazione, elettronica o cartacea, non basta sceglierli e metterli insieme. Bisogna “comporli” con un criterio, creare un contesto che li unisca. Avere un “tutto” che sia più della somma delle parti. Se la cosa funziona, ci si può riprovare. Le idee non mancano.

E per finire... Per finire ti saluto, anche perché io non sono proverbialmente una che intervista, quindi già è tanto averci provato. Cosa? Vuoi sapere la fonte attendibile chi era? Bah, non ricordo, non so... Dai, adesso fai una saluto, gira su te stesso quattro volte e poi fila a lambiccarti il cervello sul prossimo progetto.

Non mancherò!

lunedì 7 luglio 2014

Incubi dal nuovo millennio di Aaron Scott

Incubi dal Nuovo Millennio

Incubi. Proiezioni che il subconscio elabora e invia alle sinapsi al fine, probabilmente, di fornire una spiegazione logica a qualcosa che di pauroso è stato vissuto nella realtà. 
Incubi. Terrori sopiti derivanti da situazioni poco chiare oppure talmente evocative da rendere difficoltoso l'incedere nel mondo.
Incubi. Quelli del nuovo millennio sono forse più potenti? 
La tecnologia e il progresso sono forse cresciuti di pari passo con la malvagità dell'uomo? E dove termina la fantasia, l'orrore, il macabro, e inizia la realtà cruda e difficile da digerire? Numerose le nefandezze susseguitesi dal 2000 a oggi, forse ancor più "grandiose" della mente dello scrittore che le ha rielaborate e interpretate, mettendole in correlazione con la sua sfrenata fantasia al fine di denunciare, ma anche far riflettere tremando per l'orrore di qualcosa terribilmente possibile e non confinato nell'universo fantastico di un libro. Dalla tragedia dell'11 settembre, passando per la strage di Cogne e culminando, forse, con quella di Erba, Aaron Scott ridefinisce i canoni dell'horror tramite racconti chiari, puliti e capaci di mirare e colpire le menti dei lettori più sensibili. Come specificato più volte, non è semplice scrivere racconti, ancor più difficile, però, è riuscire a trasmettere emozioni e riflessioni in elaborati così brevi come quelli di  Incubi dal nuovo millennio. Dotato di estrema tecnica, capacità di sintesi e sensibilità nel narrare eventi davvero toccanti che hanno segnato i tempi moderni italiani, Scott sciorina, uno dopo l'altro, frammenti di uno specchio infranto dalla malvagità umana e riflettente immagini cupe e tetre degne di un film di Del Toro. Brevi, ma intensi, i racconti di Aaron sono narrati come si trattasse di una scenografia; in effetti mi hanno fatto ripensare agli episodi di "Piccoli brividi" che hanno caratterizzato parte della mia infanzia, per coinvolgimento e suspence. Ovviamente gli incubi di Scott sono davvero più dark e cattivi, se si pensa alla sadica fine a cui va incontro il serial killer dell'11 settembre o alle tristi e fantasiose vendette del fato, come se il destino e la giustizia fossero entità reali in grado di distribuire la corretta dose di karma al colpevole. Davvero piacevoli, non troppo splatter e indicati anche a chi "mastica" poco l'horror, Incubi dal nuovo millennio è una breve antologia che mi sento di consigliare con sincerità a chiunque.

giovedì 3 luglio 2014

Presentazione del libro Storie di Soglia di Federico Calafati

STORIE DI SOGLIA
Sinossi:
Il libro è formato da 4 racconti, di generi diversi fra loro. 
In "Vendetta", Steve è apparentemente un ragazzo come tanti, che si trasferisce in una nuova città e cerca di farsi nuovi amici. In realtà però ha in mente un solo obiettivo: vendicare la morte del cugino, avvenuta in circostanze poco chiare. Si introduce così nel mondo dell'alta società, dove ciò che appare spesso è diverso da come realmente è, per trovare il colpevole. 
Si troverà a dover capire di chi fidarsi, e a fronteggiare l'ostilità di una ragazza bellissima ma profondamente malvagia, che sfrutta i segreti dei suoi amici per controllarli. 
In "Senza controllo" , Jack, un ragazzo dal quoziente intellettivo altissimo e apparentemente senza sentimenti, si troverà alle prese con Irina, una ragazza stupenda che lo controlla, spingendolo a commettere un omicidio. Dovrà affrontare molti ostacoli per restare vivo e per capire chi è la sua vera anima gemella. 
In " Nota nella notte" il protagonista affronta un viaggio psichedelico nei labirinti della mente, cercando di trovare la via d'uscita e di non perdere se stesso. 
Infine, in "Futuro" , il protagonista si trova a dover rispondere ad una domanda cruciale: E' meglio sapere o non sapere cosa ci accadrà? 

Pagine 101
Disponibile su Amazon in ebook al costo di E.0.89 e in cartaceo a  E.6.18

Oggi voglio parlare del libro di un autore esordiente davvero dalle ottime potenzialità. Mi ero imbattuta in questa sorta di antologia di racconti del Calafati già prima che l'autore mi contattasse per una presentazione. Ovviamente, come mio costume, ho letto il libro e mi sono fatta un giretto tra le recensioni Amazon e internet in generale. Beh, tranne qualche commento un poco più sincero degli altri, ma davvero al vetriolo, eccessivo e fuori luogo, ho trovato un grandissimo sostegno per questo ragazzo che, devo dire la verità, merita l'appoggio per continuare a credere nel suo sogno. Nessuno nasce scrittore, lo si diventa con il tempo, l'esperienza e la lettura assidua degli altri. L'esercizio, poi, è di rigore. E questo Calafati lo sa, dato che sembra imparare dagli errori, chinando la testa davanti ai consigli altrui, se detti con voglia di aiutare e non di denigrare, lavorando su sé stesso e desiderando sempre il meglio dal proprio operato. Questo fa di un aspirante scrittore un bravo futuro scrittore. Sorvolando, comunque, sulle mie considerazioni personali, consiglio sinceramente l'acquisto di Storie di Soglia, invitando a leggere le storie, non soffermandosi troppo su un editing palesemente assente, per notare quanto Federico abbia il talento necessario, nella mente, per poter credere nel futuro in tal senso. I suoi quattro racconti sono originali, dal ritmo ben dosato, mai scontati e decisamente interessanti. Credo che un successo su Amazon, per un autore simile, sia un bel trampolino di lancio per credere nelle sue potenzialità e andare avanti. Studiando, ovviamente, e cercando di migliorarsi, come tutti noi facciamo, giorno dopo giorno. 89 centesimi non sono un guadagno e neanche una perdita, ma sicuramente possono regalare fiducia a chi ne ha bisogno. E gli autori esordienti hanno un gran bisogno di fiducia. Fiducia corredata di obiettività e sincerità, dicendo cosa, del loro lavoro, deve essere migliorato e limato, non proferendo lodi sperticate, per nulla sincere, o giudizi negativi al limite del linciaggio, decisamente inutili. Comperate questo libro, ragazzi, per conoscere le idee nuove e frizzanti di un autore in erba dalla grande mente e fantasia. Di seguito il link: cliccate e comperate!


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